TERAMO – Le Gadit, le Guardie ambientali d’italia, di Teramo hanno scoperto e sanzionato 4 inquinatori seriali sorpresi a gettare rifiuti, grazie alle fototrappole. Ciascuno di essi dovrà pagare un’ammenda di 600 euro. Le multe sono state elevate grazie ai controlli nelle zone di Piane Pozzo, via Referenza, Contrada Fiumicino e lungo la strada che conduce a Secciola: qui le guardie ambientali hanno rinvenuto cumuli di immondizia indifferenziata di vario materiale, tra cui elementi utili per identificarne i ‘proprietari’. Questi sono soltanti i primi risultati che sicuramente aumenteranno quando sarà utilizzato il drone, che sarà in dotazione alle Guardie molto presto e che permetterà di raggiungere e monitorare anche le zone più impervie, ritenute più a rischio, laddove risulta difficile un intervento via terra. Dice Gaetano Ercole, presidente della Gadit di Teramo: "Continua senza sosta la lotta agli inquinatori, grazie al supporto dell’Ufficio di Polizia Ambientale e alla preparazione delle nostre Guardie Ambientali Specializzate. I cittadini che si ostinano a gettare indiscriminatamente i loro rifiuti , inquinando il nostro territorio, devono assumersi le proprie responsabilità, subendo la giusta sanzione ed accollandosi i costi per la bonifica dei luoghi”.
Le Gadit, assieme al vigile ecologico Vincenzo Calvarese, continueranno ad utilizzare ancora le fototrappole nelle zone a rischio abbandono rifiuti, che saranno posizionate in diversi punti strategici del territorio comunale affinché il controllo sia capillare, sperando che fungano da deterrente a chi vuole disfarsi irregolarmente dell’immondizia. Tutte le iniziative di controllo e repressione vengono eseguite in base a precise disposizioni impartite dal comando dei vigili urbani, dall’assessore all’Ambiente, Valdo Di Bonaventura e dal sindaco Gianguido D’Alberto